sabato 2 febbraio 2008

this blog declares his endorsement of Barack Obama

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Giro per downtown carico di macchine foto, con la voglia di scattare un po di questa strana città, che ora mi sembra sempre più normale. Cammino guardandomi attorno, maledicendo mentalmente il tempo nuvoloso che mi appiattirà tutte le foto, quando arrivo in 1st Avenue, e improvvisamente mi trovo attorniato da un sacco di gente, polizia e fotografi. Scopro che sta per arrivare Barack Obama a parlare ad una convenction in vista del Caucus di martedì prossimo. Mi piacerebbe entrare a vedere, ma non ho il biglietto e la coda per entrare nello stadio NBA dove si tiene la convenction è allucinante, e procede fino fuori Minneapolis, praticamente all'imbocco della I-394.

Riesco a farmi regalare un biglietto da un passante, ma il problema coda rimane. E allora faccio l'italiano. Torno vicino all'ingresso, estraggo la macchina fotografica e inizio a "lavorare". Dopo 2 minuti per tutti sono un fotografo, e mi fanno entrare non appena vengono aperti i cancelli.
Mi sistemo come meglio posso per fare qualche foto, ma sono comunque piuttosto lontano dal palco. Ormai compreso nel mio ruolo mi presento come cronista indipendente ai miei vicini e li intervisto.

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Conosco così Mike e Elizabeth alla mia sinistra, e due signore di colore alla mia destra. Per tutti e quattro si tratta della prima partecipazione alle primarie. Tutti e quattro sono per Obama. Sarà una schematizzazione eccessiva, ma noto una netta differenza: Mike e Elizabeth sono più razionali e partitici, parliamo del meccanismo di finanziamento della campagna elettorale, degli attacchi a Obama, della possibilità del Super-Ticket e dei richiami alla tradizione democratica. Le due signore alla mia destra sono invece sentimentali e razziali, e mi raccontano dell'Obama candidato non WASP alla casa bianca, delle assicurazioni sanitarie e delle scuole.
Negli Stati Uniti alle presidenziali si vota di martedì, e se lavori ti devi prendere un permesso. Queste due signore non hanno mai votato, e lo faranno solo se il candidato sarà Obama.

Il Target Center si riempie. Suonano i Golden Smog, che hanno 3 chitarre di cui almeno 2 inutili (che siano due amici che si sono imbucati fingendosi chitarristi come io mi sono finto giornalista?).

Trovo il discorso intenso e bello, e Barack Obama carismatico, idealista e non troppo retorico, simpatico e molto lontano dal populismo all'italiana. Ma forse ne parlerò in un altro post.

2 commenti:

jason ha detto...

beato te che non sei in italia e puoi endorsare qualcuno...
io qui chi endorso, me lo spieghi?
un abbraccio

jason

a. ha detto...

In effetti è dura... io guardo da questo lato dell'oceano perchè da noi è meglio non guardare proprio!
E' stato un sollievo sentire un'ora e mezza di discorso costruttivo, senza neanche una frase di delegittimazione dell'avversario...
E dire che qui sono spietati, e in TV gli opinionisti attaccano i politici in un modo che da noi sarebbe considerato lesa maestà.
Vedila in positivo: in Italia abbiamo la "fortuna" che qualunque governo venga eletto, dopo un po Mastella cambia schieramento e così si possiamo votare di nuovo!